Imprenditori che lavorano testimonia uno spaccato di un territorio, di una cultura, di un periodo storico. Un grazie a CNA che con coraggio ha creduto in questo importante progetto!
CNA è la confederazione nazionale di rappresentanza delle imprese artigiane, degli imprenditori e delle piccole medie imprese operando per la promozione del territorio. Sono impegnati da sempre ad attuare e rispettare modelli di comportamento e di azione ispirati all’eticità e integrità, nonché al valore più generale della democrazia.
Nel 2010 CNA decide di dedicare uno spazio del suo House Organ alle imprese artigiane che operano sul territorio bergamasco, in un momento storico caratterizzato dall’incombere della crisi economica.
Giuseppe Vavassori, allora direttore della CNA, si occupava di raccontare in una rubrica intitolata “Storie di copertina” le vicende di queste aziende. Occorrevano dei ritratti degli artigiani e mi chiesero di realizzarli.
Sono entrato nei capannoni e incontrando gli imprenditori ho ascoltato le loro storie professionali, umane, le loro “imprese”. Storie che in quel momento erano caratterizzate da due differenti condizioni (forte crisi o periodo espansivo) ma entrambe legate da un filo comune: un’ energia infinita dedicata alla propria attività. La scelta stilistica nasce da questi elementi. Ho caratterizzato i ritratti mettendo “in luce” i volti degli imprenditori, all’interno dell’ambiente di lavoro, mantenendo sotto tono lo sfondo quando l’attività era in difficoltà, illuminandolo quando era in una fase positiva.
Scrive Silvia Mazzucchelli -Redattrice presso la rivista on line www.doppiozero.com
“Gianni Canali, come suggerisce il sottotitolo del libro, è anch’esso “dentro i capannoni”, con le persone, a raccontare i loro gesti, le parole, le vite. E ancora è egli stesso un soggetto che parla del suo lavoro, poiché racconta ciò che nella propria storia, l’ha condotto a divenire colui grazie al quale il segno fotografico potrà inscriversi nelle immagini. Così la scelta di inserire una lampada dentro la scena non fa che attingere al fondo semantico che assume la fotografia, a partire dal senso del suo nome. Fotografia è “scrittura della luce”
Scrive nella prefazione del Libro Nadia Ghisalberti – Assessore alla Cultura, Comune di Bergamo
“Ogni fotografia di Gianni Canali ci racconta una storia fatta da persone che rendono una piccola impresa una grande sfida di professionalità basata su competenze umane che le macchine non saranno mai in grado di sostituire: quel “saper fare con le mani” fatto di ingegno, creatività e tanta dedizione.”
Il desiderio di raccogliere le avventure degli imprenditori producendo dei filmati è stata la naturale evoluzione del progetto nata dall’esperienza degli incontri. Raccontare le storie di una vita, di relazioni umane, di passaggi generazionali è stato un privilegio enorme oltre che una soddisfazione non solo professionale ma soprattutto umana.
Nel maggio 2017, allestita presso l'ex chiesa della Maddalena a Bergamo, è stata inaugurata una mostra con le immagini e i filmati. Per l'occasione è stato pubblicato un libro che oltre alle fotografie conteneva delle brevi citazioni estratte dalle "storie di copertina"